Jenny legge #Belgravia #recensione

Buonasera lettrici e lettori,

oggi vi parlo di un romanzo che ho letto a inizio dicembre, nonostante l'avessi comprato a giugno, per il mio compleanno.

Titolo Belgravia
Autore Julian Fellowes
Editore Neri Pozza
Pagine 416
Prezzo 18€
Trama (dalla quarta di copertina). Nel giugno del 1815, Bruxelles appare en fête, con le affollate bancarelle nei mercati e le carrozze aperte pitturate a colori vivaci. Nessuno immagina che l’imperatore Napoleone sia in marcia, pronto ad accamparsi sul limitare della città da un momento all’altro. La diciottenne Sophia Trenchard, tipica bellezza inglese bionda dagli occhi azzurri, non ha alcun interesse per le questioni belliche; i suoi pensieri sono rivolti a Lord Edmund Bellasis, erede di una delle famiglie più importanti della Gran Bretagna, che le ha appena procurato gli inviti per il ballo della duchessa di Richmond.La guerra ha alterato gli schemi, permettendo di tralasciare le solite regole, e l’ambiziosa Sophia è intenzionata a non lasciarsi sfuggire questa occasione, insperata per una ragazza con i suoi natali.
Suo padre, James Trenchard, è «il Mago», un abile commerciante che fornisce pane e birra ai soldati. Partito da una bancarella a Covent Garden, grazie a un vero talento per gli affari, ha compiuto una vertiginosa scalata sociale, spinto dall’insopprimibile desiderio di appartenere al bel mondo. Anne, la moglie di James, sembra essere l’unica della famiglia Trenchard ad aver conservato un po’ di buon senso e a ostacolare l’unione tra la figlia e Edmund Bellasis, anche se questo significa scontrarsi con il marito, che vede in questa relazione un mezzo per entrare a fare parte dell’alta società. Durante il ballo un aiutante di campo irrompe nella sala recando con sé una missiva che attira all’istante l’attenzione dei presenti. Le truppe francesi hanno oltrepassato il confine e gli ufficiali inglesi, le uniformi da gala ancora indosso, vengono richiamati ai propri reggimenti. Le sale piene di fiori, tanto profumate ed eleganti a inizio serata, diventano teatro di strazianti scene di commiato, compreso quello tra Sophia e Lord Bellasis, ignari della piega che sta per prendere la loro vita. Venticinque anni dopo i Trenchard, tornati in Inghilterra, vivono a Belgravia, un quartiere di nuova costruzione edificato da James, che ha fatto fortuna nel campo dell’edilizia. Non lontano da loro sorge la dimora dei conti di Brockenhurst, i genitori di Edmund Bellasis. Le due famiglie appaiono tanto distanti per estrazione sociale quanto unite da un segreto diventato oggetto di un curioso interesse nei salotti londinesi, scatenando i pettegolezzi della servitù e mettendo in moto una catena di eventi non privi di colpi di scena e rivelazioni. Con uno stile impeccabile, tra personaggi irresistibili e descrizioni magistrali, Fellowes – già autore dell’acclamato Downton Abbey – ha scritto un romanzo che, con sagacia e ironia, affronta le tensioni tra le nuove famiglie benestanti e la vecchia aristocrazia nell’Inghilterra vittoriana.

La mia opinione. Mi sono avvicinata a Fellowes perché orfana Downton Abbey, serie tv tra le mie preferite in assoluto. Ho acquistato Belgravia sperando di trovarvi un po' le atmosfere della serie, tra intrighi, qualche inverosimile dramma, personaggi terribilmente umani e un contesto storico-sociale delineato alla perfezione. Fortunatamente così è stato. Belgravia si rivela essere un romanzo estremamente piacevole, ben congegnato, ricco di eventi e colpi di scena.
Non è uno di quei romanzi che si legge quando si ha voglia di una lettura impegnata o significativa, ma quando si vuole qualcosa di veloce e coinvolgente, senza rinunciare però ai dettagli narrativi che fanno di un libro un'opera di qualità.
Infatti, ciò che ho maggiormente apprezzato è la delineazione del contesto storico: il romanzo si apre a Bruxelles, 1815, al ballo della Duchessa di Richmond, ballo realmente tenutosi, visto come simbolo di festa prima della battaglia contro Napoleone che ha visto morire numerosi soldati britannici, e narrato anche in altri romanzi (come La Fiera della Vanità di Thackeray). Successivamente la narrazione si sposta a Belgravia, quartiere in ascesa nella Londra del 1845. Qui il lettore potrà osservare lo snodarsi delle vicende di due famiglie di contesti sociali diversi: i Trenchard, borghesi in ascesa sociale ed economi, e i Brockenhurst, conti e simbolo dell'Inghilterra della tradizione; verranno approfondite le dinamiche delicate che caratterizzano il classismo tipico della società inglese.
Il romanzo non è mai pesante, mai noioso e mai banale, ma di certo è spensierato per il tipo di vicende che racconta.

Consigliato a chi ama l'Inghilterra dell'800 e ha voglia di uno scorcio fedele, ma non impegnato di quella realtà storica.

Voto

Commenti

  1. Mmm... non so, non mi ispira tantissimo. Forse prima dovrei recuperare Downton Abbey ahahah

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    1. "Belgravia" si può anche non leggere, ma Downton va visto! <3

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