Jenny guarda #MasterOfNone #recensione

Stagione 1, 10 episodi (30 minuti)
Attori principali: Aziz Ansari (Dev), Noel Wells (Rachel)
Ciao a tutte e tutti,

oggi vi parlo di un'altra serie TV firmata Netflix: Master of None. Ho da poco terminato la prima stagione e non vedo l'ora di andare avanti con la seconda, uscita ormai da un mesetto.

Quando sulla mia home di Netflix ho visto che era uscita la seconda stagione non sono rimasta particolarmente colpita: non ho nemmeno cliccato per leggere la trama. Poi ho letto un articolo del The Post Internazionale "Perché ogni trentenne dovrebbe guardare Master of None" e mi sono incuriosita (anche se, per ora, ho 27 anni...e non dite che praticamente sono 30).

La prima stagione, uscita nel 2015, racconta le vicende di Dev, newyorkese immigrato indiano di seconda generazione, attore di spot pubblicitari, che nella sua vita ha realizzato ben poche cose che possono essere definite da "adulto".

La narrazione è ironica e divertente. Ogni singolo episodio introduce una tematica specifica (come l'avere i bambini, il rapporto con i genitori, le differenza tra uomo e donna, l'amore) che viene portata avanti dal punto di vista di Dev e dei suoi amici: Denise, afroamericana lesbica; Arnold, gigante buono e Brian, ragazzo asiatico (non mi ricordo se coreano o di un altro stato, pardon), anche lui immigrato di seconda generazione. Ho apprezzato come viene raccontata la vita di coppia: traspare la semplicità e la complicità che può nascere tra due persone, ma allo stesso tempo non sottovaluta le difficoltà conseguenti alla voglia di impegnarsi. I 30 anni possono essere delicati, perché si inizia a percepire che forse le scelte che si fanno potrebbero essere definitive. Sarà il partner della mia vita? Voglio fare questo lavoro per sempre? Voglio una famiglia?

Per quanto gli episodi abbiano sempre un tono ironico e ilare, questa serie presenta numerosi spunti di riflessione, anche seri: cosa può significare avere 30 anni nel 2015, perché è importante fare delle scelte, perché a volte si ha paura dei sentimenti e perché a volte invece no.

Questa prima stagione si è rivelata, per me, davvero piacevole e, in alcuni momenti, mi ha fatto anche piangere (anche se questo non conta molto, perché piango per qualsiasi cosa). Probabilmente l'ho sentita un po' mia, in quanto mi sento vicino alle dinamiche raccontate per via della fase di vita che sto vivendo. Mi è piaciuto molto il personaggio di Dev: divertente, ironico, a volte superficiale, ma sincero e soprattutto maniaco dell'ordine!

Consigliato a chi...
sente di poter fare tutto, ma non sta facendo niente.

Sconsigliato a chi...
è troppo impegnato a realizzarsi.

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