Pillole Cinematografiche: V per Vendetta
Ben ritrovati
spettatori e spettatrici!
Il blog
ha riaperto i battenti dopo la pausa natalizia e per il grande evento, ho
deciso di parlarvi di uno dei miei film preferiti di sempre: V per Vendetta.
Ho visto
questo film per la prima volta al primo anno di università perché la mia
coinquilina mi aveva pregato in cinque lingue di guardarlo e quindi l’avevo
accontentata.
Titolo originale: V for Vendetta
Regia: James McTeigue
Anno: 2005
Durata: 132 minuti
Genere: Azione, thriller, drammatico, fantascienza, avventura
Sceneggiatura: Lana and Lilly Wachowski
Cast:
Hugo Weaving, Natalie
Portman, Stephen Rea, Tim Pigott-Smith, John Hurt, Stephen Fry
Fotografia: Adrian Biddle
Trailer: V per Vendetta (Youtube)
Trama
“ Ricorda per sempre il 5
Novembre, il giorno della congiura delle polveri, no minutin vedo perché di questo
complotto nel tempo il ricordo dev’essere interrotto…”
Regno
Unito. Ci troviamo in una realtà futuristica e distopica, nella quale vige un
regime totalitario e militarista,
governato dalla figura dell’Alto
Cancelliere Adam Sutler (John Hurt),
che perseguita gli oppositori politici e
le minoranze. Tra i membri importanti del suo partito nazionalista ci sono
Peter Creedy (Tim Pigott-Smith), a
capo della polizia segreta, i cui agenti sono chiamati “castigatori”, Lewis
Prothero, influente presentatore televisivo chiamato "la Voce di
Londra", Dascombe, capo redazione della più importante emittente
televisiva del Paese, e infine Eric Finch (Stephen
Rea), ispettore capo della polizia di Londra che non condivide pienamente i
metodi adattati dall’attuale governo. Protagonista
del film troviamo Evey Hammond
(Natalie
Portman), che lavora nello studio televisivo di Dascombe, che per sopravvivere deve nascondere l’odio
che prova contro questo governo repressivo che tiene sotto scacco la società
utilizzando come catalizzatore la paura e un totale controllo dei mass media.
Una sera, mentre si trova per strada, Evey viene fermata dai castigatori che la
sorprendono fuori casa dopo l’orario di coprifuoco. Stanno per farle del male
ma la ragazza viene tratta in salvo da un misterioso personaggio che porta la maschera di Guy Fawkes e che le dice di chiamarsi V(Hugo Weaving). V si rivelerà ben presto un uomo dall’ideologia anarchica, fermo nella sua voglia di vendetta contro chi ha ridotto il Paese un posto terribile e che ha eseguito esperimenti biologici causando la morte di migliaia di persone.
Nonostante
l’abbia salvata, Evey non si fida di questo volto mascherato che la tratta in
modo gentile, parlandole attraverso i versi di Shakespeare e di Dumas. Cos’ha da nascondere questo V? Qual è la
sua storia? Ma domanda ancor più importante: riuscirà a far crollare il governo
di Adam Sutler, dando alle persone la speranza di riavere un mondo non
governato dall’odio e dalla paura?
Vi dirò…
La prima cosa che mi ha
colpito di questo film e che mi ha fatto pazzamente innamorare di lui, sono
stati i dialoghi e la sceneggiatura,
curati dalle sorelle Wachowski (no, non più fratelli, bensì sorelle) che
ancora una volta non mi hanno delusa. Le
parole che ci regala questo film danno una vera e proprio sensazione di
speranza e di voglia di cambiare, anche quando il mondo che ci circonda è
diventato un “ambiente marcio” e nulla sembra più potersi salvare dall’inevitabile
degrado e della paura imposta dalla società. Quindi l'anarchia serve per distruggere la rigidità di un regime di terrore, per riportare la libertà che spetta ad ogni persona. V è nascosto da una maschera,
ma non importa quale sia il suo volto, perché
dietro di lui non si cela solo un volto, ma un’idea, quella del cambiamento,
del riscatto, del voler riavere un mondo migliore.
V sembra plasmato dalle
frasi dei libri dei quali parla (che invoglia a leggere tra l’altro) e ogni
volta trasforma il suo gesto in qualcosa di assolutamente teatrale.
Mi
è piaciuta molto la caratterizzazione dei personaggi e le loro storie,
soprattutto la digressione di Valery.
Estremamente toccante, con quella nota
dolce-amara che si sposa alla perfezione con la narrazione generale.
La fotografia fa risaltare molto il contrasto tra buio e luce, quasi a
rimarcare il clima di terrore instaurato in questa Londra futuristica e
distopica.
Le musiche sono sia strumentali che di alcuni artisti ed io ammetto di
avere ascoltato tutta la colonna sonora fino all’esaurimento.
Non mi stanco mai di vedere
questo film e non perdo occasione di proporlo a tutti i miei amici.
Se nella testa vi suonerà
per giorni “Ricorda per sempre il 5 Novembre”, non vi preoccupate. E’ normale.
Voto:
5/5
Chi
deve vedere questo film:
Tutti quelli che si stanno avvicinando alla Settima Arte non possono non
annoverarlo nel loro bagaglio di base; chi ha voglia di un film che lo tenga
incollato allo schermo dall’inizio alla fine; chi necessita di una dose di
adrenalina.
Uno dei miei film preferiti! *_* E la graphic novel di Alan Moore, da cui p tratta la pellicola, è anche meglio, ti consiglio di recuperarla appena puoi perchè merita moltissimo.
RispondiEliminaInfatti mi pento assolutamente di non aver ancora letto la graphic novel! Rimedierò al più presto! Grazie ;)
EliminaQuesto è stato il film che - visto se non alle medie, forse nei primi anni di supeiori - mi ha aperto il mondo del distopico e ha scatenato in me l'amore per la fantapolitica. Non a caso, per me questo film e 1984 di George Orwell detengono il potere assoluto sul genere.
RispondiEliminaDevo recuperare 1984 di Orwell! Quando lo farò potrei anche pensare di mettere questi due film a confronto. Grazie!
EliminaAnche per me è uno dei miei film preferiti! Meraviglioso e sempre con nuovi aspetti da studiare e approfondire!
RispondiEliminaConcordo in pieno! Ad ogni visione, infatti, si aggiunge qualche particolare che non avevo notato la volta prima!
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