Novembre TBR - Jenny&Yle

Buongiorno lettrici e lettori,

anche questo mese io e Jenny siamo qui per mostrarvi la nostra TBR per il mese di Novembre. 
Foto presa dal web


Yle vorrebbe leggere...

Devo ammettere che, presa dallo studio, lo scorso mese non ho letto molto e non ho rispettato la scaletta di letture che mi ero imposta. Ritroverete quindi molti titoli del mese scorso...

La luna e i Falò - Cesare Pavese. 
Einaudi
212 pagine
12,00 €
"Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato dalla critica il libro più bello di Pavese, La luna e i falò è il suo ultimo romanzo. Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo andirivieni tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private, l'amicizia, la sensualità, la morte, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine."

Pavese è un grandissimo autore italiano di cui, purtroppo, non ho letto nulla. La luna e i falò è un titolo che mi ronza in testa ancora dalla terza superiore quando era tra le possibili letture estive della lista data dalla prof. di italiano. 
Avrei dovuto leggerlo già lo scorso mese ma non ho avuto tempo :(

La bambina e il sognatore - Dacia Maraini.
Rizzoli
420 pagine
20€
"Ci sono sogni capaci di metterci a nudo. Sono schegge impazzite, che ci svelano una realtà a cui è impossibile sottrarsi. Lo capisce appena apre gli occhi, il maestro Nani Sapienza: la bambina che lo ha visitato nel sonno non gli è apparsa per caso. Camminava nella nebbia con un’andatura da papera, come la sua Martina. Poi si è girata a mostrargli il viso ed è svanita, un cappottino rosso inghiottito da un vortice di uccelli bianchi. Ma non era, ne è certo, sua figlia, portata via anni prima da una malattia crudele e oggi ferita ancora viva sulla sua pelle di padre. E quando quella mattina la radio annuncia la scomparsa della piccola Lucia, uscita di casa con un cappotto rosso e mai più rientrata, Nani si convince di aver visto in sogno proprio lei. Le coincidenze non esistono, e in un attimo si fanno prova, indizio. È così che Nani contagia l’intera cittadina di S., immobile provincia italiana, con la sua ossessione per Lucia. E per primi i suoi alunni, una quarta elementare mai sazia dei racconti meravigliosi del maestro: è con la seduzione delle storie, motore del suo insegnamento, che accende la fantasia dei ragazzi e li porta a ragionare come e meglio dei grandi. Perché Nani sa essere insieme maestro e padre, e la ricerca di Lucia diventa presto una ricerca di sé, che lo costringerà a ridisegnare i confini di un passato incapace di lasciarsi dimenticare. Con questo romanzo potente, illuminato per la prima volta da un’intensa voce maschile, Dacia Maraini ci guida al cuore di una paternità negata, scoprendo i chiaroscuri di un sentimento che non ha mai smesso di essere una terra selvaggia e inesplorata."

Un'altra autrice italiana a cui non mi sono approcciata è proprio Dacia Maraini. Vale la stessa cosa detta poco sopra. Il suo nome mi chiama ormai da vari anni e ora, dopo la presentazione del romanzo, è arrivato il momento. Personalmente, non vedo l'ora di leggere il romanzo perché la sua presentazione mi ha conquistata. Spero di riuscire a leggerlo questo mese!!

 Una famiglia decaduta - Nikolaj Leskov
Fazi editore
286 pagine
16€
"Uno dei vertici dell’opera narrativa di Leskov, Una famiglia decaduta racconta la storia dell’affascinante principessa Varvara Nikanorovna, costantemente in lotta contro ogni forma di ingiustizia. È la nipote Vera a ricostruire l’ascesa della nonna, che dalla piccola nobiltà di provincia entra a far parte di una delle famiglie aristocratiche più in vista di San Pietroburgo. La cronaca inizia nell’anno 1812, quando il marito della principessa resta ucciso nella guerra contro Napoleone, e termina nel 1825, con la rivolta dei decabristi. Vedova a meno di trent’anni, ma ancora giovane e bella, Varvara non è interessata a risposarsi: lei ha amato, e amerà sempre, un unico uomo nella sua vita. Si dedica invece, con grande impegno, ai suoi figli, ai quali vorrebbe impartire un’educazione genuinamente cristiana, e al benessere dei suoi contadini. La principessa agisce con una bontà fuori dal comune, che però le procura un danno dopo l’altro, specie quando dalla campagna si trasferisce a San Pietroburgo – la cui corruzione è descritta con un realismo “comico” impressionante – e si trova a frequentare i salotti dei nobili. Una fitta cronaca di eventi e personaggi che si muovono in un’atmosfera sospesa tra tragedia e commedia, dove dramma e felicità appaiono come i due volti di uno stesso sogno: la vita.
Parte di una grande trilogia che comprende anche Gli ecclesiastici e Tempi antichi nel villaggio di Plodomasovo, Una famiglia decaduta è uno dei capolavori della letteratura russa dell’Ottocento. Lo stesso Leskov lo riteneva il suo romanzo più maturo e senz’altro il più vicino al suo cuore."

La casa editrice Fazi è tra le mie preferite sebbene io non possieda molti suoi romanzi. Leskov è un autore russo e come tutti ben sapete la letteratura russa è il mio punto debole: la amo tantissimo ma ho avuto poche occasioni per toccarla dal vivo. Spero di poterlo leggere questo mese e di non mandarlo oltre.

1984 di George Orwell
Mondadori
322 pagine
9,50 € (la mia copia)
"1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare. Tranne amare. Tranne divertirsi. Tranne vivere, insomma, se non secondo gli usi e costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per conservare un granello di umanità..."


Una mia cara amica mi h proposto di leggere alcuni libri assieme per poterci confrontare. Come ben sapete, io amo le letture condivise. Sono sicura che sarà una bellissima esperienza! Orwell è nella mia libreria da ormai 4 anni e, quindi, è giunto il momento di leggerlo!

Un profumo da annusare o I Saltimbanchi di Gustave Flaubert

La bottega dei traduttori
(Youcanprint) 

 47 pagine
1,99 € (ebook)
presto anche 

in versione cartacea 

Un profumo da annusare o I Saltimbanchi fa parte degli scritti giovanili di Gustave Flaubert. Si tratta di un racconto che l'autore stesso definisce “filosofico, morale, immorale, ad libitum” e che contiene un messaggio “triste, amaro, oscuro e scettico”: sarà compito del lettore ricercarlo nel testo e identificarlo. Composta nel 1836, quando Flaubert non aveva ancora compiuto quindici anni, l'opera narra la storia di una famiglia di saltimbanchi sventurati che si ritrova a dover fare i conti con la fame e la povertà. Marguerite, la protagonista, è una donna brutta, invecchiata precocemente a causa delle pene che la vita le ha inflitto. Derisa e disprezzata da una società che non si cura di chi è meno fortunato, la "Rossa Laida" sarà costretta a subire il tradimento del marito Pedrillo con la saltimbanca Isabellada, una ventenne “bella, incoronata di fiori, di profumi e d'amore”. La gelosia e la rabbia prenderanno così il sopravvento e Marguerite, tanto risoluta quanto disperata, compirà un gesto estremo che sancirà il punto di non ritorno della storia, l'epilogo "bizzarro e amaro" già preannunciato dall'autore stesso nella sua introduzione al racconto. La scelta di inserire Un profumo da annusare o I Saltimbanchi all'interno della collana "Classici da (ri)scoprire" nasce dall'idea di rendere fruibile al lettore italiano un testo quasi del tutto sconosciuto nel nostro panorama letterario e che, al contrario, meriterebbe una grande attenzione. A differenza delle opere più note del nostro autore quali Madame Bovary, L'educazione sentimentale o Salammbô, infatti, gli scritti giovanili di Flaubert occupano ancora un ruolo marginale. Eppure le tematiche trattate e lo stile adottato lasciano già presagire la dimensione letteraria che assumerà poi il Flaubert della maturità. Il sogno, l'evasione mentale, le allucinazioni regalano attimi di speranza fugace a personaggi ben tipizzati che, annientati da una natura "che si è fatta matrigna", lottano contro la sofferenza e le ingiustizie sociali. Alla fine chi vincerà?

Ringrazio la Bottega dei traduttori per la gentile concessione. Non vedo l'ora di leggerlo. Flaubert è un autore che voglio approfondire!!

Il cavaliere inesistente di Italo Calvino
Risultati immagini per il cavaliere inesistente oscar mondadori
Oscar Mondadori
126 pagine
8,50 € 
(la mia copia)
"Questo romanzo di Calvino viene ad affiancarsi a Il visconte dimezzato e a Il barone rampante, compiendo una trilogia di emblematiche figure, quasi un albero genealogico di antenati dell'uomo contemporaneo. Stavolta Calvino si è spinto più a ritroso nei secoli e il suo romanzo si svolge tra i paladini di Carlomagno, di quel Medioevo fuori d'ogni verosimiglianza storica e geografica che è proprio dei romanzi cavallereschi."

L'altro giorno curiosando i titoli della libreria del mio ragazzo ho visto questo libro. Ho deciso di approfittarne visto che ho voglia di dare una seconda possibilità a Calvino! Speriamo mi piaccia :)

Il tempo non è mai abbastanza per tutto quello che vorrei riuscire a leggere... Speriamo di riuscire nell'impresa ;)

Jenny vorrebbe leggere...

Anna Karenina - Lev Tolstoj.
Einaudi, Supercoralli
968 pagine
28€

Non lo sto leggendo in questa edizione,
ma la trovo davvero bella!
"Dopo l'imponente affresco storico di Guerra e pace - «libro sul passato», per definizione dello stesso autore - Lev Tolstoj si dedica finalmente alla Russia a lui coeva e a un «romanzo di vita contemporanea».Anna Karenina, appunto. Dodici sono le redazioni attraverso le quali lo scrittore trasforma la sfrontata, eccessiva Tat'jana (che muore affogata, ma con un'annotazione a margine: treno?) nella sensuale ma ancora rozza Nanà e - finalmente, dalla quarta variante - in Anna Arkad'evna Karenina, cesellandone via via quella disperata profondità emotiva che fece scrivere a Sergej Dovlatov: «La peggiore sciagura della mia vita? La morte di Anna Karenina». Il successo di pubblico fu subito straordinario. I lettori attesero con trepidazione le sette parti che la rivista «Russkij vestnik» («Il messaggero russo») pubblicò dal 1875 al 1877 (l'ottava, politicamente sdrucciola, Tolstoj dovette farla uscire a proprie spese), cosí come l'agognato volume nel 1878. Accolto dalla critica come un «romanzo frivolo dell'alta società» e annunciato nel 1885 in traduzione italiana dalla «Gazzetta di Torino» con la certezza che avrebbe suscitato «profonda, incancellabile impressione sull'animo dei lettori e specialmente su quello delle lettrici », nel corso dei decenni la scelta di Anna Karenina, la sua sfida al beau monde e il suo drammatico suicidio preparato dalla meschinità, dal decoro, dall'ordito di convenzioni ben inamidate, sono stati oggetto di interpretazioni di ogni sorta. Mai tuttavia venne messa in dubbio l'esaltante modernità dell'opera. Una modernità ancora vitale, se un sondaggio di «TIME» la colloca - nel 2007 - al primo posto fra i dieci romanzi imprescindibili di tutti i tempi e di tutte le letterature. E che lo leggiate di nascosto sotto le coperte come Daniel Pennac, che ci colmiate le ore d'insonnia tanto quanto la protagonista di Sonno di Murakami Haruki o che scegliate di chiamare Karenin il vostro cane come Tomás e Tereza de L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera, quella meravigliosa «porcheria » che è Anna Karenina (cosí la definí, a pochi anni dalla pubblicazione, un Tolstoj già in cerca di altre vie) non potrà che celebrare, per l'ennesima volta, il suo incanto."
Ho iniziato questo libro ad ottobre, per la lettura di gruppo del Gruppo Facebook del Blog. Nonostante la mole del libro abbia imposto l'organizzazione della lettura su due mesi, sono comunque riuscita a rimanere molto indietro! Quindi, in questo novembre dovrò darmi da fare per finirlo nella data stabiliti (ovvero, fine mese). Fino a ora ho letto circa 300 pagine e devo dire che mi sta appassionando molto. 


Shirley - Charlotte Bronte.
Fazi editore
658 pagine
16.50€
"Yorkshire, inizio Ottocento. Shirley, giovane donna ricca e caparbia, si trasferisce nel villaggio in cui ha ereditato un vasto terreno, una casa e la comproprietà di una fabbrica. Presto fa amicizia con Caroline, orfana e nullatenente, praticamente il suo opposto. Caroline è innamorata di Robert Moore, imprenditore sommerso dai debiti, spietato con i dipendenti e determinato a ristabilire l’onore e la ricchezza della sua famiglia, minati da anni di cattiva gestione. Pur invaghito a sua volta della dolce Caroline, Robert è conscio di non poterla prendere in moglie: la ragazza è povera, e lui non può permettersi di sposarsi solo per amore. Così, mentre da una parte Caroline cerca di reprimere i suoi sentimenti per Robert – convinta che non sarà mai ricambiata –, dall’altra Shirley e il suo terreno allettano tutti gli scapoli della zona. Ma l’ereditiera prova attrazione per un insospettabile…

Shirley si inserisce nel grande filone del romanzo sociale inglese di inizio Ottocento: i suoi personaggi vivono gli avvenimenti storici dell’epoca – le guerre napoleoniche e le lotte luddiste –, facendo i conti con le contraddizioni del progresso industriale e offrendo spunti di riflessione sul lavoro, sul matrimonio e sulla condizione della donna.

Dopo la riproposta di Villette e la pubblicazione de Il professore, continuiamo la pubblicazione dell’opera di Charlotte Brontë conShirley, capolavoro meno noto. Secondo romanzo dell’autrice dopo Jane Eyre, questo libro ha decretato il definitivo passaggio di Shirley da nome maschile a nome tipicamente femminile."



L'ho comprato da poco e sarà la mia lettura di novembre per la sfida di lettura del blog Le Parole Segrete! Sono molto curiosa e non vedo l'ora di leggerlo. So già che non mi deluderà.

Come vedete, la mia TBR di novembre non comprende molti titoli. Mi aspetta un mese impegnativo tra l'inizio del servizio civile e la stesura dell'ultimo capitolo della tesi! Se terminerò questi due libri sarò comunque soddisfatta.


Voi cosa avete in programma di leggere?? Fatecelo sapere nei commenti!

Ylenia e Jenny 

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