Animali fantastici e dove trovarli: impressioni a caldo

Sono le 21.10 e sono appena tornata a casa dal cinema (sì, vado quasi sempre a vedere i film tra le 17 e le 18) dove ho visto, con mia immensa gioia, Animali Fantastici e dove trovarli. Se mi seguite da un po' saprete che sono una fan accanita di Harry Potter. Questo perché sono nata nel 1990 e quando ho letto il primo romanzo della saga avevo proprio 11 anni. Sono letteralmente cresciuta con questo libro e lo ritengo una parte importante di quello che sono. Può sembrare strano per chi non legge e quindi fa fatica a intuire il legame che, a volte, si instaura tra lettore e libro e ancora più assurdo sembrerà a chi non ha mai apprezzato il mondo magico costruito dalla Rowling. Eppure io sono convinta che valori come la lealtà, l'altruismo e il saper amare mi siano stati insegnati anche da questa saga.

Da quando lessi, qualche anno fa, che la Rowling avrebbe scritto una sceneggiatura per portare sul grande schermo il personaggio di Newt Scamander (mi misi a piangere nell'apprendere questa notizia...in aula studio, all'università) ho atteso trepidante questa pellicolaQuesta breve introduzione è per far comprendere con che predisposizione d'animo io mi sono approntata a guardare il film. La mia impressione non può e non vuole essere oggettiva: è completamente emotiva.

Titolo Animali Fantastici e dove trovarli
Regia David Yates
Sceneggiatura JK Rowling
Genere Avventura, fantastico
Durata 133 minuti


Il film, fin dai titoli iniziali con il noto logo Warner Bross, la zoomata sul titolo del film e il main theme di Harry Potter, catapulta subito gli spettatori in un'atmosfera magica e familiare a cui i fan affezionati non sapranno resistere. Viene presentato un giovane Newt Scamander, schivo e irrequieto, che giunge in una tetra New York del 1926. I rapporti maghi-babbani (no mag per gli statunitensi) sono molto tesi: i maghi hanno paura di venire scoperti tant'è che è vietato qualsiasi tipo di contatto con tra di essi e i no mag. I babbani, dal canto loro, percepiscono che qualcosa di magico esiste e infatti viene presentata una piccola comunità, I Secondi Salesiani, il cui scopo è estirpare la magia da New York.  Anche le creature magiche sono viste come pericolose: è assolutamente vietato introdurle negli USA. Peccato che la valigia di Newt ne sia colma e si sa che queste creature non sono poi così tranquille (anche se Hagrid ci ha insegnato che sono veramente amabili, come Aragog e gli schiopodi sparacoda) e facili da tenere rinchiuse. Scamander e la sua valigia sconvolgeranno il rigido equilibrio di New York che è già minacciato da un'oscura presenza che miete vittime no mag, e dalla paura di Grindelwald che sta mettendo in ginocchio l'Europa. Newt, Tina, ex auror, Queenie, potentissima legilimens e Jacob Kowalski, aspirante pasticcere babbano, si troveranno perciò ad affrontare una potenza oscura.

Il film mi è piaciuto tutto, dall'inizio alla fine. Ho amato come è stato reso il personaggio di Newt Scamander: intelligente, sensibile, un po' schivo. Le creature magiche che vengono mostrate sono davvero ben fatte e, per i fan, sarà un piacere poter finalmente vedere animali come snasi e asticelli. L'atmosfera magica che si respira è interessante: dopo 7 libri e 8 film ambientati a Hogwarts, poter conoscere una diversa comunità magica è una piacevole novità. Non esistono solo il Ministero della Magia o Hogwarts, ma vi sono anche il MACUSA (Magico Congresso degli Stati Uniti d'America) e la scuola di magia di Ilvermorny (i fan già la conosceva da Pottermore). 

Come sempre la Rowling non vuole però raccontare solo di magie e duelli epici. Nuovamente insegna qualcosa a chi avrà il piacere di guardare il film: l'importanza di essere amati e di amarsi per quel che si è.

Che dire, aspetto con ansia i prossimi film! Credo che questa pellicola abbia dato un ottimo punto d'inizio per una saga che ha tutte le carte in regole per fare breccia nei cuori dei fan e non solo. 

Fatemi sapere la vostra opinione! Sono molto curiosa :)

Jenny

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